Nexi Vs Axerve a confronto. Quale scegliere?

Axerve e Nexi rappresentano oggi due tra le soluzioni più interessanti per i POS rivolti a professionisti e piccole imprese. Per capire quale delle due offerte sia più conveniente andiamo a confrontare le funzionalità e le caratteristiche economiche di entrambe.

Nexi
  • Canone mensile: Assente
  • Vincoli contrattuali: Assenti
  • Accrediti: Su qualsiasi conto
  • Negozio online: No
  • Fatturazione elettronica: No
  • Carte accettate: Tutte ad eccezione di American Express che richiede un contratto a parte
  • Prezzo: 29 €
  • Commissioni: A seconda del circuito, dall'1,89% al 2,39%
Axerve
  • Canone mensile: da 17 a 22 €
  • Vincoli contrattuali: Assenti
  • Accrediti: Su qualsiasi conto
  • Negozio online: Carte MasterCard, VISA, American Express, Google Pay, Apple Pay, Diners Club
  • Fatturazione elettronica: No
  • Carte accettate: Pago Bancomat, MasterCard, Visa, Vpay. Il circuito American Express è opzionale
  • Prezzo: 100 €
  • Commissioni: 1,4%

Axerve vs Nexi: caratteristiche principali

Prima di andare a confrontare nel dettaglio le due soluzioni occorre fare un passo indietro e capire cosa c’è dietro a questi noti brand.
Partendo da Axerve, si tratta di un’azienda italiana attiva nel settore dei pagamenti elettronici che mira a fornire soluzioni sia in presenza che online.
Il marchio Axerve proviene dal ben più noto Gruppo Sella, pur rimanendo una realtà distinta dalla banca.

Tale indipendenza permette ai clienti di ricevere l’accredito di un incasso in tempi molto brevi: è infatti sufficiente associare l’attività ad un conto bancario.
L’altro operatore è Nexi, una società italiana che non dipende da alcun istituto bancario e opera anche in Europa, dove mira a snellire le tariffe delle offerte classiche proponendo un terminale ideale per professionisti e piccole attività che hanno un numero ridotto di transazioni con carta.

Come gran parte dei POS mobile esistenti, anche quello di Nexi richiede un collegamento via Bluetooth a un cellulare smartphone, a sua volta collegato a Internet (e sul quale occorre installare l’applicazione Mobile POS di Nexi). Tale aspetto, sebbene possa far storcere il naso agli utenti meno avvezzi alla tecnologia, è necessario per il corretto funzionamento del POS.

Axerve: due soluzioni per un unico obiettivo

Partiamo subito con il confronto dei vari piani tariffari, iniziando dall’offerta Axerve, che prevede due diverse soluzioni: Axerve a Canone e Axerve a Commissioni.
L’offerta a Canone prevede, come si può intuire dal nome, il pagamento di un canone mensile che comprende un certo numero di transazioni annue: se l’esercente si mantiene entro questo limite pagherà soltanto il canone mensile, mentre se tale soglia dovesse essere superata verrà applicata una commissione unicamente sul transato in eccesso.

A titolo di esempio, se in un anno gli incassi tramite POS Axerve sono inferiori a 10.000 euro il canone addebitato sarà pari a 17 euro mensili (IVA esclusa), mentre se gli incassi dovessero collocarsi nel range tra 10.000 e 30.000 euro all’anno il canone sarà pari a 22 euro mensili (IVA esclusa). E se si supera il tetto massimo dei 30.000? Nessun problema: alle transazioni eccedenti viene applicata una commissione dell’1%.

L’opzione Axerve a commissioni risulta diversa sotto molteplici aspetti. Innanzitutto non è previsto il pagamento di alcun canone mensile. La commissione sulle transazioni è pari all’1,4%, per cui il costo non è fisso e varia in base all’utilizzo effettivo: minore sarà il numero di pagamenti ricevuti, minore sarà la spesa a fine mese. Si tratta di un’offerta ideale per un transato fino a 18.000 euro all’anno, ma non bisogna tuttavia dimenticare la spesa iniziale richiesta per l’acquisto del terminale, che ammonta a 100 euro.

Entrambe le offerte sono rivolte a chi riceve pochi pagamenti con carta. L’offerta senza canone è più vantaggiosa fino a 1.000 euro di incassi mensili, mentre l’offerta a canone risulta interessante anche fino a 5.000 euro di transazioni mensili.

Esiste un’altra sostanziale differenza tra le due offerte Axerve. Nella soluzione a Canone il terminale è fornito in comodato d’uso, compreso nel canone mensile; nella soluzione a Commissioni è necessario acquistarlo al prezzo di 100 euro + IVA, senza costi di noleggio e senza che debba essere riconsegnato nel caso di disdetta.

A QUESTO LINK LA RECENSIONE DETTAGLIATA

Nexi: un’offerta semplice e trasparente

Per quanto riguarda Nexi, il piano tariffario si presenta in tutta la sua semplicità e trasparenza, studiato per soddisfare le esigenze di professionisti e aziende che cercano una soluzione intuitiva e poco impegnativa.

Innanzitutto è presente una spesa iniziale una tantum di 29 euro per l’attivazione e per la spedizione del POS, mentre non è previsto il pagamento di un canone mensile.
La tariffa applicata su ogni transazione è pari all’1,89% per transazioni con PagoBancomat, MasterCard, Visa (maggiorato di 0,5% sulle carte extra europee), mentre la commissione su UnionPay e JCB è pari a 2,39%.

La società non si limita solo al terminale mobile, ma offre infatti una serie di prodotti più avanzati, come per esempio la stampante termica da utilizzare per stampare le ricevute di pagamento o gli smartPOS, che ricordano in tutto e per tutto i classici smartphone e pertanto possono operare autonomamente senza che sia richiesta una connessione esterna.

A QUESTO LINK LA RECENSIONE DETTAGLIATA

Considerazioni finali: chi vince il confronto?

Siamo giunti alla conclusione e quindi al verdetto finale. A conti fatti, Axerve e Nexi rappresentano due ottime soluzioni di POS.

Dal canto suo, Axerve offre una valida proposta per negozi e professionisti che elaborano in maniera costante con le carte di pagamento. A questo proposito, l’offerta Axerve a Canone si rivolge principalmente a quelle imprese le cui transazioni annue non superino i 30.000 euro, mentre il piano tariffario Axerve a Commissioni è più indicato per chi riceve ogni mese pagamenti fino a 1500 euro.

Anche Nexi offre condizioni molto interessanti, anche se potrebbe risultare meno completa. Il principale gruppo italiano attivo nel settore dei pagamenti elettronici ha avviato un deciso percorso di modernizzazione della propria offerta con l’obiettivo di avvicinarsi maggiormente alle nuove esigenze delle imprese, sia di grandi dimensioni che PMI. La commissione dell’1,89% non è tra le più economiche sul mercato, anche se in linea con quelle mirate ad attività con bassi volumi di transato.

L’offerta di Nexi è senza dubbio conveniente per chi accetta un volume ridotto di pagamenti digitali, mantenendosi su un massimo mensile compreso tra 1.000 e 1.200 euro, mentre per importi più elevati l’offerta risulta meno conveniente di Axerve.
Un aspetto da non sottovalutare è infine relativo alle recensioni degli utenti che si possono trovare in rete. Una delle principali lamentele riguarda i frequenti disservizi dell’app Nexi, che talvolta rischiano di complicare la ricezione dei pagamenti.

Nexi
  • Canone mensile: Assente
  • Vincoli contrattuali: Assenti
  • Accrediti: Su qualsiasi conto
  • Negozio online: No
  • Fatturazione elettronica: No
  • Carte accettate: Tutte ad eccezione di American Express che richiede un contratto a parte
  • Prezzo: 29 €
  • Commissioni: A seconda del circuito, dall'1,89% al 2,39%
Axerve
  • Canone mensile: da 17 a 22 €
  • Vincoli contrattuali: Assenti
  • Accrediti: Su qualsiasi conto
  • Negozio online: Carte MasterCard, VISA, American Express, Google Pay, Apple Pay, Diners Club
  • Fatturazione elettronica: No
  • Carte accettate: Pago Bancomat, MasterCard, Visa, Vpay. Il circuito American Express è opzionale
  • Prezzo: 100 €
  • Commissioni: 1,4%

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