Le carte di credito revolving rappresentano uno strumento finanziario ampiamente diffuso nel panorama economico contemporaneo. Queste carte, caratterizzate da una flessibilità senza pari, offrono agli utenti la possibilità di gestire le proprie finanze personali in modo dinamico ed efficiente.
In questa recensione, esploreremo in dettaglio le caratteristiche fondamentali delle carte di credito revolving, compresi i meccanismi di rimborso, i tassi di interesse variabili e le implicazioni finanziarie che comportano.
L’analisi di tali aspetti contribuirà a comprendere appieno l’importanza e l’uso responsabile di questo strumento finanziario, fornendo al lettore una base solida per prendere decisioni informate sulla gestione delle proprie risorse economiche.
Migliore Carta di Credito Revolving
Al momento la migliore carta revolving da prendere in considerazione è, Carta You di Advanzia Bank.
Ecco una breve recensione:
Carta You è una carta di credito Mastercard Gold emessa da Advanzia, una banca specializzata nel settore del credito al consumo con sede in Lussemburgo.
Questa carta offre la flessibilità di essere utilizzata sia a saldo che a rate, senza costi annuali, commissioni su pagamenti o prelievi, neanche all’estero. Può essere associata a qualsiasi conto bancario, evitando la necessità di aprire un nuovo conto.
La carta presenta un limite di spesa giornaliero di 1.000 € e offre la possibilità di godere di un credito gratuito fino a 7 settimane. Puoi decidere come rateizzare gli importi a ogni chiusura, con un tasso di interesse annuale effettivo globale (TAEG) del 24,50% nel caso di rateizzazione.
Vantaggi aggiuntivi includono un’assicurazione viaggio completa e un servizio clienti sempre disponibile tramite e-mail e telefono. La carta è abilitata per acquisti in negozi fisici e online, supportando pagamenti con Chip & PIN e Contactless tramite la tecnologia NFC. La tua sicurezza è garantita grazie al Chip EMV e a Mastercard Secure Code.
Puoi richiedere questa carta online in soli due minuti, compilando il modulo di richiesta e avendo a portata di mano un documento d’identità e un dispositivo mobile.
Cos’è una carta di credito revolving e come funziona?
Le carte di credito revolving costituiscono uno strumento finanziario che mette a disposizione dell’utente una linea di credito, con la possibilità di prelevare fondi per coprire spese quotidiane o affrontare imprevisti finanziari.
Successivamente, l’utilizzatore è tenuto a restituire il debito in modo dilazionato nel tempo, dando vita alle cosiddette carte di credito rateali. Questo processo di rimborso comporta l’applicazione di tassi di interesse, espressi sotto forma di TAN/TAEG, i cui valori possono variare in base agli accordi contrattuali specifici della carta.
Le modalità di rimborso, così come l’importo delle rate, possono essere soggetti a variazioni in base alle condizioni stabilite nel contratto. La periodicità dei pagamenti può anch’essa differire da una carta all’altra.
Una volta che il saldo del debito è completamente estinto, la linea di credito tornerà ai livelli iniziali, consentendo all’utente di riutilizzarla per le proprie necessità finanziarie.
Che acquisti posso fare una carta di credito revolving?
Le carte di credito revolving offrono una versatilità straordinaria, consentendo transazioni in negozi fisici, acquisti online e prelievi presso gli sportelli bancari fino all’importo massimo stabilito dal creditore, noto come linea di credito. La quantità di credito a disposizione è direttamente correlata all’affidabilità creditizia del titolare della carta.
Il rimborso di tali transazioni comporta una rata minima costante, la cui somma può essere eventualmente aumentata a discrezione del titolare. Quest’ultimo ha anche l’opzione di liquidare l’intero debito in qualsiasi momento. Tuttavia, il cliente è tenuto ad adempiere al pagamento delle singole rate entro le scadenze concordate.
È importante notare che i pagamenti rateizzati includono non solo il rimborso del credito utilizzato ma anche gli interessi, calcolati sulle somme effettivamente spese per gli acquisti. In questo modo, l’utilizzatore ripaga gradualmente il debito accumulato, contribuendo così a mantenere un controllo finanziario prudente.
Costi
Diverse voci di costo possono essere associate all’utilizzo di una carta di credito, tra cui:
- Spese di estratto conto: Questi sono addebiti correlati alla generazione periodica dell’estratto conto della carta, che fornisce un resoconto delle transazioni e del saldo.
- Imposta di bollo: Un’imposta governativa applicata alle transazioni e ai servizi finanziari.
- Spese di incasso delle rate: Queste spese si verificano quando si effettuano pagamenti rateizzati e sono associate alla gestione dei pagamenti ripartiti nel tempo.
- Commissioni sui prelievi: Costi associati ai prelievi di contante effettuati utilizzando la carta di credito presso gli sportelli automatici.
- Coperture assicurative aggiuntive: Alcune carte possono offrire opzioni di assicurazione aggiuntiva, come l’assicurazione viaggio o quella contro la perdita o il furto dei beni acquistati con la carta.
- Spese per carte aggiuntive: Nel caso in cui si richieda una carta aggiuntiva per un familiare del titolare, potrebbero essere addebitate spese extra.
- Commissioni per la quota associativa annuale: Alcuni istituti finanziari possono richiedere una quota associativa annuale per l’utilizzo della carta di credito.
Queste voci di costo variano in base all’istituto finanziario e al tipo specifico di carta di credito e devono essere attentamente valutate dagli utenti al momento della scelta e dell’utilizzo della carta.
Cosa succede se non pago il debito?
Dato che si tratta di un contratto di finanziamento, il non pagamento della rata minima rappresenta una chiara violazione dei termini contrattuali, aprendo la possibilità all’intermediario finanziario di dichiarare la risoluzione immediata del contratto stesso.
In caso di mancato adempimento al pagamento di una rata di rimborso, di solito l’ente emettitore della carta concede un ulteriore termine al debitore affinché quest’ultimo provveda a saldare il debito.
Tuttavia, se l’inadempimento persiste, l’operatore finanziario avrà la facoltà di risolvere il contratto di credito e richiedere il pagamento del saldo in un’unica soluzione, comprensivo dell’importo dovuto a titolo di capitale e interessi.
Il mancato pagamento delle rate di rimborso comporta una segnalazione negativa presso le centrali rischi creditizie, influenzando negativamente il merito creditizio del titolare della carta di credito revolving. Questo può ostacolare future richieste di finanziamento.
Per chiudere definitivamente il contratto, il titolare deve saldare l’intero importo dovuto all’emittente della carta di credito revolving.
Va notato che le carte revolving possono generare costi aggiuntivi a causa degli interessi che si accumulano in caso di debito persistente. Aumentare l’importo del rimborso periodico può aiutare a estinguere il debito più rapidamente.
Confronto tra carte di credito revolving e a saldo
La distinzione tra una carta di credito a saldo e una carta di credito revolving è chiara e facile da comprendere. Mentre abbiamo già esaminato il funzionamento delle carte revolving, ora esploreremo le caratteristiche delle carte a saldo.
Una carta a saldo consente di spendere un importo specifico di denaro durante un periodo contabile solitamente della durata di circa 30 giorni (1 mese), rispettando i limiti di spesa stabiliti dalla carta.
L’importo speso deve essere restituito integralmente al creditore alla fine del ciclo contabile, di solito nel mese successivo, entro i primi 15-20 giorni, sebbene le scadenze possano variare in base alle condizioni contrattuali.
La principale differenza tra le carte a saldo e le carte revolving è che con le prime devi salda l’intero importo speso alla scadenza, mentre con le seconde devi effettuare rimborsi a rate.
Un’altra distinzione importante è che le carte a saldo non offrono una linea di credito vera e propria, a differenza delle carte revolving. Inoltre, le carte di credito a saldo generalmente non applicano interessi, mentre le carte revolving sì.
Chi può emettere le carte di credito revolving?
Le carte revolving possono essere emesse unicamente da enti autorizzati in conformità con la normativa bancaria, tra cui banche e intermediari finanziari.
Gli emittenti di tali carte sono soggetti alla vigilanza della Banca d’Italia, in quanto il Testo Unico Bancario (TUB) concede il potere di concedere finanziamenti “sotto qualsiasi forma” solo agli intermediari finanziari iscritti nell’apposito elenco tenuto da questa autorità.
È di vitale importanza, pertanto, verificare attentamente che la carta revolving sia fornita da una di queste istituzioni autorizzate. Si sottolinea inoltre che l’autorizzazione a svolgere attività di intermediazione bancaria o finanziaria in un Paese membro dell’Unione Europea consente di offrire servizi anche in altre nazioni dell’UE.